CAMMINO esprime dolore e indignazione per l’ennesima vittima di un regime che ancora oggi consente matrimoni forzati e precoci per le bambine e non protegge le donne dalle violenza domestica – dichiara Donatella Nucera presidente di Cammino, Camera Nazionale Avvocati per le persone, per i minorenni e per le famiglie – Samira era tra i membri più vulnerabili di una società senza voce. La Camera Nazionale Avvocati per le persone, per i minorenni e per le famiglie ritiene necessario richiamare con forza l’attenzione sulla violazione dei diritti umani ai danni delle donne e delle minori in Iran”
Samira Sabzian era stata costretta a sposarsi a 15 anni e quattro anni dopo, nel 2013, aveva ucciso suo marito, perché violento, da quanto si apprende; è la diciottesima donna messa a morte questo anno in IRAN, secondo Human Rights. Aggiunge Maria Giovanna Ruo, presidente della SAFSA di CAMMINO:” Era una delle tante giovanissime donne condannate a subire violenza: o da parte di dispotici padri o mariti, o da parte dello Stato. E’ anche lei il simbolo della mortificazione sistematica dei diritti umani che in Iran ha conosciuto e conosce aberrazioni continuative: le donne muoiono per un ciuffo di capelli non occultato dal velo oppure perché si sono difese dalla violenza. Tacere o voltarsi dall’altra parte -in questa nostra parte del mondo- è divenire complici e tradire la nostra missione di tutela dei diritti fondamentali dei soggetti vulnerabili”