Il Consiglio dei Ministri nella seduta del 1.12.2014 ha approvato uno schema di disegno di legge recante la delega al Governo per la riforma del Libro XI del codice di procedura penale. Modifiche alle disposizioni in materia di estradizione per l’estero: termine per la consegna e durata massima delle misure coercitive. La riforma trae origine dal riconoscimento dell’inadeguatezza dell’attuale sistema normativo di assistenza giudiziaria, a fronte di una criminalità, specie quella organizzata, che ha esteso il raggio di azione ben oltre i confini del territorio di un singolo Stato.
La modifica di questo settore del codice di rito penale costituisce una priorità di azione anche nella prospettiva della ratifica di molte Convenzioni internazionali, finalizzate, appunto, a rafforzare la cooperazione nel contrasto ai fenomeni criminali sovranazionali. Le modifiche agli articoli 708 e 714 del codice di procedura penale rispondono, inoltre, all’esigenza di colmare una lacuna normativa, in più occasioni segnalata anche dalla giurisprudenza della Corte di Cassazione.
L’obiettivo dell’intervento normativo risulta, pertanto, essere quello di semplificare e velocizzare le procedure di assistenza giudiziaria (rogatorie) e di estradizione. Inoltre, le modifiche consentiranno una maggiore cooperazione giudiziaria penale tra gli Stati e, di conseguenza, rafforzeranno gli strumenti di prevenzione e repressione dei fenomeni criminali di dimensioni sovranazionali, potenziando, conseguentemente, la fiducia reciproca nei rispettivi sistemi di giustizia.