Dopo una rapida approvazione in Parlamento è diventato legge il DDL “Salva Vita” proposto dal Ministero per la famiglia Roccella, il Ministro dell’interno Piantedosi ed il Ministro della Giustizia, Nordio, per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica. Arresto in flagranza differita anche con video o foto del fatto di reato, e riduzione dei tempi per la valutazione del rischio.
Con la Legge Salva vita gli stalker rischieranno l’arresto in flagranza differita, se contro di loro esistono video o foto che riprendono chiaramente i fatti denunciati. Lo stesso vale per chi viola il divieto di allontanarsi dalla casa familiare o di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla persona offesa. Il provvedimento, approvato in Commissione Giustizia dopo l’impatto emotivo dell’opinione pubblica per l’omicidio di Giulia Cecchettin, ha avuto l’ok sia alla Camera che al Senato in tempi rapidissimi ed è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale 24 novembre 2023, n. 275 come Legge 24 novembre 2023, n. 168 (testo in calce) recante “Disposizioni per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica”.
Le novità puntano al rafforzamento dei reati spia della violenza sulle donne e alla riduzione dei tempi per la valutazione del rischio.
È prevista la priorità nella formazione dei ruoli e nella trattazione dei processi per i reati di maltrattamenti, stupro, stalking, violazione dei provvedimenti di allentamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima e per la costrizione o induzione al matrimonio, le lesioni personali aggravate, lo sfregio al viso, l’interruzione di gravidanza non consensuale e il revenge porn.
Per maltrattamenti, violenza sessuale e stalking arriva anche una corsia preferenziale per la richiesta e la decisione delle misure cautelari.
L’arresto differito, sulla scorta di quanto già previsto per i reati di violenze negli stadi, e per gli atti di violenza contro persone o cose durante le manifestazioni pubbliche, prevede che l’autore del reato venga considerato in stato di flagranza e possa dunque essere arrestato anche sulla base di documentazione videofotografica o altra documentazione legittimamente ottenuta da dispositivi di comunicazione informatica o telematica dalla quale emerga inequivocabilmente il fatto procedersi L’arresto deve avvenire comunque entro 48 ore dal fatto.
Altra novità per stringere i tempi di intervento in caso di pericolo è la facoltà accordata al Pubblico Ministero di disporre con decreto motivato l’allontanamento urgente dalla casa familiare, anche fuori dai casi di flagranza, in caso di pericolo di reiterazione delle condotte criminose con pericolo grave ed attuale alla vita o all’integrità fisica della persona, senza attendere il provvedimento del giudice, il quale in ogni caso dovrà convalidare il provvedimento entro le 48 ore successive, a pena di inefficacia.