Le cd. “nuove genitorialità” costituiscono una sfida umana, culturale, giuridica che va affrontata, ponendo al centro l’interesse del figlio minorenne come criterio preminente e determinante di giudizio, quale la Corte Costituzionale, le convenzioni sovranazionali, il diritto interno indicano inequivocabilmente per ogni Decisore.
Tuttavia è innegabile che l’affrontare temi quali le relazioni della persona di età minore con genitori che biologici non sono, o non sono entrambi, nella prospettiva della tutela dell’interesse della prima, smuove in ciascuno prospettive culturali radicate. E’ altrettanto innegabile che se tali prospettive si confrontano senza ricercare il “minimo comun denominatore” rispetto al quale è possibile costruire soluzioni condivise, l’esito sono lacerazioni sul piano personale e sociale, paralisi legislativa, soluzioni concrete diversificate non in ragione delle necessità di questo o quel bambino nella prospettiva di garantirgli le migliori condizioni di sviluppo psico-fisico – il che sarebbe corretto perché l’interesse del minore non è un concetto astratto, ma va “cucito” come un abito su misura per ogni situazione di bambino – ma in ragione della visione del mondo di questo o quel giudice, operatore, interprete, psicologo; il che è invece errato perché propone la visione adultocentrica che mortifica l’interesse del minorenne come tutela prioritaria delle sue migliori condizioni di sviluppo psico-fisico. E’ necessario quindi dis-ideologicizzare il dibattito: questo il motivo per cui CamMiNo – in collaborazione con la Scuola Superiore dell’Avvocatura – ha aperto una riflessione in un seminario-dibattito a più voci, nel quale hanno accettato di partecipare rappresentanti di diverse scuole di pensiero, per ascoltare con rispetto le ragioni di tutti e avviare un percorso di ricerca che preluda a una sintesi. Sono stati affrontati i temi della omogenitorialità, della procreazione medicalmente assistita eterologa, della maternità surrogata e dello scambio di embrioni alla luce di convenzioni sovranazionali, della giurisprudenza della Corte EDU, della giurisprudenza interna e dei documenti del Comitato di bioetica. Il programma del seminario è su www.cammino.org.