Le peggiori previsioni in fatto di sparizione, tratta, riduzione e schiavitù di persone minori di età migranti sono confermate dal report di Save the Children pubblicato il 31 agosto. I numeri sono altissimi, già quelli ufficiali: il Ministero del lavoro afferma che nei primi 7 mesi del 2015 sono entrate 8.442 persone minori di età cittadine di paesi terzi non accompagnate. E’ un numero che già di per sé attesta la drammaticità della situazione ed al quale è certamente da aggiungere quello oscuro di coloro che sbarcano e spariscono immediatamente, prima anche della registrazione. Si tratta di bambini e, per lo più, adolescenti “reclutati” dalla criminalità per ogni spregevole attività di cui spesso sono vittime. Secondo Save the Children dal 2013 al giugno 2015 i minorenni stranieri vittime di tratta inseriti in progetti di recupero sono 130. Ma si deve purtroppo supporre anche in questo caso che si tratti solo della punta di un iceberg sommerso.
I minorenni, quando sfuggono al reclutamento della criminalità organizzata per i traffici di cui sopra, vengono comunque utilizzati per lavori di fatica, sottopagati, senza alcuna garanzia. Le minorenni vengono avviate spesso alla prostituzione minorile, come già rilevato da CamMiNo nel corso della sua audizione alla Commissione bicamerale infanzia del 6 luglio 2015.
D’altro canto colpiscono i ritardi istituzionali: è in ritardo il piano nazionale anti tratta del Dipartimento Pari Opportunità; la Proposta di legge Zampa (atto Camera 1658) relativa alla tutela dei Minori stranieri non accompagnati è fermo: dopo una fitta calendarizzazione fino ad ottobre 2014, l’esame alla Commissione giustizia appare bloccato.